proposta_contratto_integrativo_provinciale_mmg_s.pdf |
Care colleghe e cari colleghi,
e’ arrivato il momento di aggiornaVi sullo sviluppo delle trattative per il Contratto Provinciale Integrativo “Ponte”.
C’e’ l’intenzione e la volonta’ politica di non ridurre i nostri incentivi. Pero’! concretamente sembra non ci siano le risorse , per mantenere i nostri “stipendi” secondo/dopo l’applicazione dell’ACN. Questo e’ il risultato delle informazioni e comunicazioni del Dr. Rois Benelli, incaricato dalla Parte Pubblica del tavolo tecnico. Secondo i suoi conteggi, basati sulla spesa sanitaria della MG in Alto Adige e l’ interpretazione di vari articoli dell’ACN, risulterebbe una considerevole perdita finanziaria per il MMG in Provincia di Bolzano. Le sue interpretazioni appaiono spesso molto soggettive e discutibili, specialmente dopo lo studio dettagliato da parte mia degli articoli dell’ACN in collaborazione con il Vice-Presidente, Dr. Roberto Tata.
La promessa e volonta’ politica, di mantenere i nostri “stipendi”, non ci serve a niente, se poi alla fine la Parte Pubblica arriva alla conclusione: “ Noi vogliamo, ma non possiamo!”
Sul modo di agire del Dr. R. Benelli non voglio fare ulteriori commenti. Ma mi ricorda fortemente la sua causa “Note AIFA”, che oltre rabbia e malcontento da parte dei MMG , ha portato a poco in riguardo al guadagno/risparmio di risorse pubbliche.
Cio’ nonostante il nostro sindacato vuole credere alle promesse della P.P. e ci affidiamo alla corretta volonta’ politica, per cui ho consegnato alla Parte Pubblica il 03.02.2015 la nostra proposta SNAMI, concorde uniformamente agli articoli dell’ACN , approvata dal Direttivo SNAMI il 29.01.2015.
Vi invio la proposta SNAMI. La proposta e’ molto complessa. Cerchero’ di chiarirVi i punti base e piu’ importanti:
L’ottimale e’ di 1.300 pazienti. Il massimale di 1.575 pazienti.
La quota capitaria/paziente viene calcolata fondamentalmente diversamente.
La quota capitaria nel nostro Accordo Provinciale viene calcolata secondo gli anni di laurea e secondo l’onorario professionale secondo: < 500, dai 501 ai 1.000, dai 1.000 ai 2.000 e >2.000 pazienti. Il conteggio secondo gli anni di laurea e la classificazione verrano presi solo in considerazione secondo l’ACN nell’assegno individuale non riassorbibile a partire dal 01.01.2004.
La quota capitaria prevista dall’ACN risulta: 40,05 € (Art.59 A-comma 1) + 1,43 € (Art. 9 – Tabella B) + 3,08 € (Art. 59 A comma 4) + 3,08 € (Art. 59 B comma 15) + assegno individuale non riassorbibile di ca. 5,40 a 6,73 €. Per non svantaggiare nessuno dei nostri colleghi “giovani” ed “anziani” , massimalisti e non – dopo accurati e complicati calcoli, siamo arrivati ad una quota capitaria di minimo 60,00 €.
Su questa base dobbiamo trattare.
L’aumento delle quote aggiuntive over 75 anni secondo l’ACN, l’aumento delle quote per i pazienti < 14 anni sono minimali. L’aumento degli incentivi per la medicina di gruppo e di rete , da me richiesti nella nostra proposta SNAMI, dovrebbero promuovere la medicina di gruppo e di rete e sostenere finanziaramente i giovani medici, che con l’applicazione dell’ ACN sarebbero i perdenti, anche con tutta la buona volonta’ sindacale.
E’ anche importante da menzionare, che tutti gli incentivi del nostro Accordo Provinciale verranno pagati solo per 1.575 pazienti.
Inoltre sono da considerare che le nostre pensioni ENPAM, problema molto sottovalutato dalla Parte Pubblica, secondo la diminuizione delle nostre entrate e contributi – 10% - 20% - 30% - scenderanno. Questo significa per i giovani una insicura ed indegna pensione e per i colleghi vicini alla pensione (molti in Alto Adige!) sarebbe un motivo di andare in pensione prima, per non perdere la media dei contributi.
Come Presidente SNAMI sono a disposizione per tutte le domande in relazione alla proposta SNAMI.
Per tutte domande inerenti al pensionamento –ENPAM- sara’ a disposizione il Vice-Presidente SNAMI, Dr. R. Tata, Rappresentante Nazionale ENPAM per SNAMI.
Liebe Kolleginnen und Kollegen,
es ist an der Zeit, Euch über den Werdegang der Vertragsverhandlungen zu berichten.
Es besteht wohl die politische Absicht der Öffentlichen Seite, unsere „Gehälter“ nicht zu reduzieren.
Aber! im Konkreten scheinen die finanziellen Ressourcen nach dem ACN nicht vorhanden zu sein, um unsere Gehälter weiterhin beizubehalten.
Jedenfalls ist das, was diesbezüglich der Beauftragte, Dr. Rois Benelli, uns zu verstehen geben will. Aber! bei seinen Rechnungen, bezogen auf finanzielle SB-Kostenaufstellungen und Interpretierung der verschiedenen Artikel des Nationalen Vertrages muss man mit einem wesentlichen finanziellen Verlust für uns Hausärzte rechnen. Seine Interpretierung ist oft subjektiv und fraglich. Zu dieser Erkenntnis sind Dr. Roberto Tata, Vize-Präsident und ich nach akkuratem Studieren der Artikel des ACN und Normen gekommen.
Das politische Versprechen, der gute politische Wille, unsere Gehälter beizubehalten, nutzt uns nichts, wenn es dann heißt: „Es geht leider nicht!“
Über das Verhalten von Dr. R. Benelli, möchte ich sonst keinen Kommentar machen. Es erinnert mich aber sehr an die „Affäre Note AIFA“. Wo es mehr als großen Unmut bei den Hausärzten und eine teilweise gestörte Zusammenarbeit mit dem Assessorat und SB, zu keinem großen Gewinn/Sparen der öffentlichen Gelder gebracht hat.
Aber weiterhin möchte ich an die politische gute Absicht glauben und deshalb habe ich den Vorschlag SNAMI für einen vorübergehenden Provinzialen Vertrag, basierend auf dem Vorschlag der Öffentlichen Seite, normengerecht gemäß dem ACN bearbeitet, von unserem Vorstand am 29.01.2015 genehmigt und den Vertretern des Verhandlungstisches am 03.02.2015 übergeben, um legal unsere aktuellen Gehälter zu erhalten und sichern.
Ich sende Euch diesen Vorschlag. Da er sehr komplex ist, wie es eben Verträge sind, möchte ich Euch teilweise die wichtigsten und grundsätzlichen Punkte erläutern:
Doktoratsalter und Einstufung nach Patientenzahl fallen weg (außer beim „Assegno individuale non riassorbibile“)!
Die Kopfquote nach dem ACN besteht aus: 40,05 € (Art, 59 A- comma 1) + 1,43 € (Art. 9 – Tabella B) + 3,08 € (Art. 59 A comma 4) + 3,08 € (Art. 59 B, comma 15) + „Assegno individuale non riassorbibile“ vom 01.01.2005 – von 5,40 bis 6,73 € ca. Um allen Kollegen gerecht zu werden (nach langwierigen und komplizierten Rechnungen), sollte die Kopfquote auf mindestens 60,00 € erhöht werden.
Auf dieser Basis müssen wir verhandeln.
Die Erhöhungen der Kopfquoten der Patienten über 75 Jahre, der Patienten unter 14 Jahren sind minimal. Die von mir vorgeschlagene Erhöhung der Quoten für die Gruppenmedizin und vernetzte Medizin sollte diese fördern und besonders die jungen Kollegen/Innen unterstützen, da sie sonst aus diesem Integrativen Provinzialen Vertrag auf dem Nationalen Vertrag basierend, die größten Leidtragenden sein werden.
Alle Leistungszulagen vom unseren Provinzialen Vertrag werden nur bis 1.575/pro Patient bezahlt.
Außerdem, was sehr von der öffentlichen Seite unterschätzt wird, sind unsere Pensionen! Sollten wir weniger als 10% - 20% - 30% verdienen, würden wir weniger ENPAM-Beiträge bezahlen und somit würde im Mittel unsere Pension sinken. Für junge Kollegen in Zukunft schmerzhaft! Für Kollegen, die schon kurz vor der Pensionierung (es sind in Südtirol sehr viele!), ist es ein Grund früher in Pension zu gehen, um die bisherige Pension zu erhalten.
Für alle Fragen bezüglich des Vorschlages SNAMI stehe ich Euch gerne zur Verfügung. Für alle Fragen bezüglich der Pensionen - ENPAM –steht Euch unser Vize-Präsident, Nationaler Vertreter ENPAM für SNAMI zur Verfügung.
Cordiali saluti - Mit freundlichen Grüßen
Dr. Susanna Hofmann
Presidente SUP/SNAMI - Präsidentin SUP/SNAMI
e’ arrivato il momento di aggiornaVi sullo sviluppo delle trattative per il Contratto Provinciale Integrativo “Ponte”.
C’e’ l’intenzione e la volonta’ politica di non ridurre i nostri incentivi. Pero’! concretamente sembra non ci siano le risorse , per mantenere i nostri “stipendi” secondo/dopo l’applicazione dell’ACN. Questo e’ il risultato delle informazioni e comunicazioni del Dr. Rois Benelli, incaricato dalla Parte Pubblica del tavolo tecnico. Secondo i suoi conteggi, basati sulla spesa sanitaria della MG in Alto Adige e l’ interpretazione di vari articoli dell’ACN, risulterebbe una considerevole perdita finanziaria per il MMG in Provincia di Bolzano. Le sue interpretazioni appaiono spesso molto soggettive e discutibili, specialmente dopo lo studio dettagliato da parte mia degli articoli dell’ACN in collaborazione con il Vice-Presidente, Dr. Roberto Tata.
La promessa e volonta’ politica, di mantenere i nostri “stipendi”, non ci serve a niente, se poi alla fine la Parte Pubblica arriva alla conclusione: “ Noi vogliamo, ma non possiamo!”
Sul modo di agire del Dr. R. Benelli non voglio fare ulteriori commenti. Ma mi ricorda fortemente la sua causa “Note AIFA”, che oltre rabbia e malcontento da parte dei MMG , ha portato a poco in riguardo al guadagno/risparmio di risorse pubbliche.
Cio’ nonostante il nostro sindacato vuole credere alle promesse della P.P. e ci affidiamo alla corretta volonta’ politica, per cui ho consegnato alla Parte Pubblica il 03.02.2015 la nostra proposta SNAMI, concorde uniformamente agli articoli dell’ACN , approvata dal Direttivo SNAMI il 29.01.2015.
Vi invio la proposta SNAMI. La proposta e’ molto complessa. Cerchero’ di chiarirVi i punti base e piu’ importanti:
L’ottimale e’ di 1.300 pazienti. Il massimale di 1.575 pazienti.
La quota capitaria/paziente viene calcolata fondamentalmente diversamente.
La quota capitaria nel nostro Accordo Provinciale viene calcolata secondo gli anni di laurea e secondo l’onorario professionale secondo: < 500, dai 501 ai 1.000, dai 1.000 ai 2.000 e >2.000 pazienti. Il conteggio secondo gli anni di laurea e la classificazione verrano presi solo in considerazione secondo l’ACN nell’assegno individuale non riassorbibile a partire dal 01.01.2004.
La quota capitaria prevista dall’ACN risulta: 40,05 € (Art.59 A-comma 1) + 1,43 € (Art. 9 – Tabella B) + 3,08 € (Art. 59 A comma 4) + 3,08 € (Art. 59 B comma 15) + assegno individuale non riassorbibile di ca. 5,40 a 6,73 €. Per non svantaggiare nessuno dei nostri colleghi “giovani” ed “anziani” , massimalisti e non – dopo accurati e complicati calcoli, siamo arrivati ad una quota capitaria di minimo 60,00 €.
Su questa base dobbiamo trattare.
L’aumento delle quote aggiuntive over 75 anni secondo l’ACN, l’aumento delle quote per i pazienti < 14 anni sono minimali. L’aumento degli incentivi per la medicina di gruppo e di rete , da me richiesti nella nostra proposta SNAMI, dovrebbero promuovere la medicina di gruppo e di rete e sostenere finanziaramente i giovani medici, che con l’applicazione dell’ ACN sarebbero i perdenti, anche con tutta la buona volonta’ sindacale.
E’ anche importante da menzionare, che tutti gli incentivi del nostro Accordo Provinciale verranno pagati solo per 1.575 pazienti.
Inoltre sono da considerare che le nostre pensioni ENPAM, problema molto sottovalutato dalla Parte Pubblica, secondo la diminuizione delle nostre entrate e contributi – 10% - 20% - 30% - scenderanno. Questo significa per i giovani una insicura ed indegna pensione e per i colleghi vicini alla pensione (molti in Alto Adige!) sarebbe un motivo di andare in pensione prima, per non perdere la media dei contributi.
Come Presidente SNAMI sono a disposizione per tutte le domande in relazione alla proposta SNAMI.
Per tutte domande inerenti al pensionamento –ENPAM- sara’ a disposizione il Vice-Presidente SNAMI, Dr. R. Tata, Rappresentante Nazionale ENPAM per SNAMI.
Liebe Kolleginnen und Kollegen,
es ist an der Zeit, Euch über den Werdegang der Vertragsverhandlungen zu berichten.
Es besteht wohl die politische Absicht der Öffentlichen Seite, unsere „Gehälter“ nicht zu reduzieren.
Aber! im Konkreten scheinen die finanziellen Ressourcen nach dem ACN nicht vorhanden zu sein, um unsere Gehälter weiterhin beizubehalten.
Jedenfalls ist das, was diesbezüglich der Beauftragte, Dr. Rois Benelli, uns zu verstehen geben will. Aber! bei seinen Rechnungen, bezogen auf finanzielle SB-Kostenaufstellungen und Interpretierung der verschiedenen Artikel des Nationalen Vertrages muss man mit einem wesentlichen finanziellen Verlust für uns Hausärzte rechnen. Seine Interpretierung ist oft subjektiv und fraglich. Zu dieser Erkenntnis sind Dr. Roberto Tata, Vize-Präsident und ich nach akkuratem Studieren der Artikel des ACN und Normen gekommen.
Das politische Versprechen, der gute politische Wille, unsere Gehälter beizubehalten, nutzt uns nichts, wenn es dann heißt: „Es geht leider nicht!“
Über das Verhalten von Dr. R. Benelli, möchte ich sonst keinen Kommentar machen. Es erinnert mich aber sehr an die „Affäre Note AIFA“. Wo es mehr als großen Unmut bei den Hausärzten und eine teilweise gestörte Zusammenarbeit mit dem Assessorat und SB, zu keinem großen Gewinn/Sparen der öffentlichen Gelder gebracht hat.
Aber weiterhin möchte ich an die politische gute Absicht glauben und deshalb habe ich den Vorschlag SNAMI für einen vorübergehenden Provinzialen Vertrag, basierend auf dem Vorschlag der Öffentlichen Seite, normengerecht gemäß dem ACN bearbeitet, von unserem Vorstand am 29.01.2015 genehmigt und den Vertretern des Verhandlungstisches am 03.02.2015 übergeben, um legal unsere aktuellen Gehälter zu erhalten und sichern.
Ich sende Euch diesen Vorschlag. Da er sehr komplex ist, wie es eben Verträge sind, möchte ich Euch teilweise die wichtigsten und grundsätzlichen Punkte erläutern:
- Senkung des optimalen Verhältnisses auf 1.300 Patienten. Senkung der Höchstgrenze auf 1.575 Patienten.
- Die Kopfquote/pro Patient wird anders gerechnet.
Doktoratsalter und Einstufung nach Patientenzahl fallen weg (außer beim „Assegno individuale non riassorbibile“)!
Die Kopfquote nach dem ACN besteht aus: 40,05 € (Art, 59 A- comma 1) + 1,43 € (Art. 9 – Tabella B) + 3,08 € (Art. 59 A comma 4) + 3,08 € (Art. 59 B, comma 15) + „Assegno individuale non riassorbibile“ vom 01.01.2005 – von 5,40 bis 6,73 € ca. Um allen Kollegen gerecht zu werden (nach langwierigen und komplizierten Rechnungen), sollte die Kopfquote auf mindestens 60,00 € erhöht werden.
Auf dieser Basis müssen wir verhandeln.
Die Erhöhungen der Kopfquoten der Patienten über 75 Jahre, der Patienten unter 14 Jahren sind minimal. Die von mir vorgeschlagene Erhöhung der Quoten für die Gruppenmedizin und vernetzte Medizin sollte diese fördern und besonders die jungen Kollegen/Innen unterstützen, da sie sonst aus diesem Integrativen Provinzialen Vertrag auf dem Nationalen Vertrag basierend, die größten Leidtragenden sein werden.
Alle Leistungszulagen vom unseren Provinzialen Vertrag werden nur bis 1.575/pro Patient bezahlt.
Außerdem, was sehr von der öffentlichen Seite unterschätzt wird, sind unsere Pensionen! Sollten wir weniger als 10% - 20% - 30% verdienen, würden wir weniger ENPAM-Beiträge bezahlen und somit würde im Mittel unsere Pension sinken. Für junge Kollegen in Zukunft schmerzhaft! Für Kollegen, die schon kurz vor der Pensionierung (es sind in Südtirol sehr viele!), ist es ein Grund früher in Pension zu gehen, um die bisherige Pension zu erhalten.
Für alle Fragen bezüglich des Vorschlages SNAMI stehe ich Euch gerne zur Verfügung. Für alle Fragen bezüglich der Pensionen - ENPAM –steht Euch unser Vize-Präsident, Nationaler Vertreter ENPAM für SNAMI zur Verfügung.
Cordiali saluti - Mit freundlichen Grüßen
Dr. Susanna Hofmann
Presidente SUP/SNAMI - Präsidentin SUP/SNAMI